l Kiwi è indiscutibilmente un frutto di importazione, ma ha attecchito benissimo anche sul nostro territorio nazionale; molti agronomi, infatti, lo definiscono è un “frutto immigrato ben integrato” .
Nel 1904, Isabel Fraser, insegnante, tornando da un viaggio in Cina, riportò con sè alcuni semi neri dell’Actinidia Deliciosa. Un agricoltore, Alexander Allison, di seguito li piantò e così nel 1905 nacquero i primi Kiwi “occidentali”, per l’esattezza, neozelandesi, all’epoca conosciuti come uva spina cinese. Da quell’anno in poi il Kiwi divenne sempre più comune e la sua produzione iniziò a riscuotere molto successo tanto da essere esportato anche in Europa e in Italia dove conobbe un notevole successo. Inoltre, il nostro clima si è rivelato particolarmente favorevole per questo frutto che ha trovato, in Italia, un habitat ideale. Queste favorevoli condizioni hanno portato il nostro paese a diventare, in breve tempo, il maggior produttore mondiale di Kiwi.
Il Kiwi è un frutto dalle mille proprietà, ricchissimo di vitamina C e di potassio ma povero di sodio, adatto quindi anche a regimi alimentari ristretti. Inoltre, ha un grande potere antiossidante e rinforzante del sistema immunitario. Il suo sapore asprigno accompagnato dal retrogusto dolciastro e tondo che lo caratterizza, rende questo frutto di non facile utilizzo in cucina. Tuttavia, può essere inserito in diverse ricette di sicura riuscita.